La gelosia retroattiva. La sindrome di Rebecca

Quando si va oltre la normale gelosia…

Nel romanzo “Rebecca, la prima moglie” di Daphne du Maurier (che ha poi ispirato l’omonimo film di Alfred Hitchcock), una giovane ragazza sposa il vedovo Maxim. 

L’uomo però è ancora innamorato della prima moglie, Rebecca, e continua a professare la sua perfezione; questo porterà la giovane protagonista a diventare così ossessionata da Rebecca da arrivare quasi alla follia.

Oggi con il termine “Sindrome di Rebecca” intendiamo una gelosia irrazionale riguardo il passato sentimentale del proprio compagno/a; questo sentimento finisce per portare la persona a reazioni impulsive, eccessive e inaspettate che possono causare violenti litigi e di conseguenza turbare, a volte indelebilmente, l’equilibrio della coppia.

Una gelosia equilibrata, “sana”, è un sentimento normale e fa parte di tutti i rapporti di coppia: deriva dalla paura di perdere la persona che abbiamo accanto, in particolare la paura che qualcuno porti via ciò a cui si tiene. Quindi, se presente in misura equilibrata, è un sentimento adattivo, un ingrediente alla base di qualsiasi relazione.

La Sindrome di Rebecca, invece, non è una comune forma di gelosia. Questa tende a diventare dilagante, porta a pensieri ossessivi riguardo un eventuale tradimento e a volte anche a scatti di rabbia violenti.

Fattori che possono contribuire alla Sindrome di Rebecca

I fattori che possono portare ad essere sopraffatti da una gelosia retroattiva sono molti. Tra i principali ricordiamo:

·      Uno stato ansioso generalizzato. Una persona che presenta uno stato ansioso in altri ambiti della vita (sociale, scolastico, lavorativo, ecc.) tenderà a riversare la stessa ansia nella sua relazione di coppia. Nei momenti in cui l’ansia è particolarmente difficile da gestire, la gelosia ha un terreno fertile per crescere di portata e diventare una vera e propria ossessione. L’ansia, però, non fa altro che allontanarci dal nostro partner.

·      Scarsa autostima. Una bassa autostima è spesso accompagnata da un’immagine distorta di noi e degli altri: si tende a vedere gli altri come pieni di qualità e privi di difetti, mentre è facile elencare i propri difetti e quasi impossibile trovare un proprio pregio. Chi ha una bassa autostima, quindi, tenderà a vedere l’ex partner del proprio compagno/a come sproporzionatamente pieno/a di virtù che ovviamente lui/lei non presenta. Questo può contribuire a renderci ancora più insicuri della nostra relazione e a sviluppare gelosie ingiustificate.

·      Un trauma passato. Una persona che, in passato, ha vissuto una storia d’amore complicata, dai risvolti particolarmente dolorosi, può portare ancora con sé quella ferita, quel trauma. Chi si sente particolarmente vulnerabile all’interno di una relazione è più propenso a cadere nella trappola della gelosia e a convincersi che le brutte esperienze passate possano riproporsi.


Gelosia esagerata: cosa fare?

Gelosie eccessive e incontrollate posso minare l’equilibrio della coppia, andando a destabilizzare entrambi i componenti senza che tale gelosia abbia una reale giustificazione. Se riconosci in te uno dei fattori citati nel precedente paragrafo, potrebbe essere utile rivolgersi ad un esperto, qualcuno che ti possa aiutare a superare questo momento di difficoltà e recuperare il benessere tuo e del partner. Nel frattempo, questi sono alcuni suggerimenti:

·      Se hai subito un tradimento in passato, quella ferita rimarrà con te. Può darsi che, anche quando sarai andato/a avanti e la ferità sarà ormai guarita, potrai ancora sentire il segno della cicatrice. Per imparare a fidarsi davvero di qualcuno dopo un’esperienza del genere ci vuole tempo. Intanto, concediti del tempo e dello spazio per poterti riprendere; poi, con il sostegno e l’amore del tuo nuovo partner, potrai superare questo momento di difficoltà.

·      Parte integrante di una relazione sta nell’accettare il tuo partner, il suo bagaglio personale – compreso quindi il suo passato. Ognuno persona è il frutto della comunione tra le esperienze passate: voler condividere le proprie esperienze passate non deve essere considerata una minaccia, ma un passo importante per la costruzione di un rapporto solido.

·      Non considerare gli/le ex del tuo partner come nemici: se hanno condiviso un periodo della loro vita con una persona che tu stimi così tanto, forse avranno avuto qualche aspetto positivo. Cercare di svalutarli creerà solo più conflitti all’interno della coppia.

·      Se il/la tuo/a partner ha avuto figli da una precedente relazione, dovrà continuare a mantenere dei buoni rapporti non solo con loro ma anche con eventuali parenti. Non puoi chiedergli/le di scegliere perché, quando sono coinvolti dei figli, mantenere una sana relazione genitoriale è sempre la priorità. Ciò che tu puoi fare è cercare di stabilire una buona relazione con il/la suo/a ex partner e i loro figli: la tua relazione ne gioverà tantissimo.

Dott. Francesco Artegiani                         

Riceve su appuntamento a Perugia

+39 347 6449741

francescoartegiani@gmail.com

Per approfondire

D’Urso, Valentina. (2013). Psicologia della gelosia e dell’invidia. Roma: Carocci editore.

Giusti, E. & Frandina, M. (2017). Terapia della gelosia e dell’invidia. Roma: Sovera Edizioni.

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